Dopo una vita, tanti anni trascorsi in modo ordinario fra lavoro, famiglia, uso del tempo libero come comunemente avviene nei cosidetti umani, dopo la scomparsa di mia moglie, ho iniziato a scrivere.
Il primo libro è nato dalla esigenza di riportare a me stesso il ricordo di una persona cara, un tentativo di tenerla ancora vicino, nel descrivere una vita trascorsa insieme nel contesto di una società che stava radicalmente cambiando e ci cambiava e che poi ci ha portato alla attuale situazione.
Poi questa nuova passione, che trovo a volte anche faticosa e difficile, ha preso nuove strade, ha prodotto altri libri che si sono distaccati dai ricordi personali per approdare a descrizione di storie e racconti fra finzione, sogni e fantasie.
Al di là dei risultati più o meno letterari, trovo che la scrittura sia un esercizio utile, può servire a riequilibrare la propria vita, a capire meglio noi stessi e gli altri.
Può essere anche un mezzo di socialità, perchè ci mette in contatto con gli altri, con gli amici vecchi e nuovi ,con i tanti o pochi lettori indipendentemente da quanti siano.
Bruno Botta